Ormai sono 4 anni che non ci sei più.
Sono cambiate tante cose, sai?
E' cambiato il mio umore. Quando c'eri tu ero spesso nervosa, incazzata, intrattabile. Poi ho scoperto che non ero veramente io ad essere così, ma era quella piccola ghiandolina chiamata tiroide a scobussolare l'umore ed i miei pessimi stati d'animo. Ora è tutto ok. O quasi.
E' cambiato il mio carattere, o almeno sta cambiando piano piano. Ho meno timore della gente e delle persone nuove. Anche se quando sono con gli estranei, ai loro occhi sono certa di sembrare strana, perchè ancora non amo parlare tanto, come allora del resto. Ma cosa c'è di meglio che ascoltare?
Non sto più con Enrico, oramai sono più di 3 anni. Una liberazione. Conoscevi bene anche tu il suo carattere, solo una persona paziente come me poteva sopportare la sua doppia personalità con quel carattere burrascoso fuori da casa. Mi sono stufata dei suoi casini, delle occasioni cercate e volute per fare discussioni e risse. E poi quel bicchiere in mano. No, non lo sopportavo più. Ogni tanto mi chiama ancora e mi dice: "rimaniamo amici". Sì, come no, io a casa mia e tu a casa tua. Ma che amicizia pretende? Meno male che, buttandogli giù il telefono diverse volte, forse sembra aver capito che per me l'amicizia è ben altro. Sai com'è successo? Una sera, era di giovedì, sono andata a casa sua, lui sembrava incazzato (e non era una novità) e non parlava, allora gli ho detto che se non c'era dialogo io potevo togliere il disturbo. Non ha risposto. Ho preso le mie cose, i vestiti che avevo a casa sua, alcuni cd, il piumone che ci aveva regalato mia madre, ho posato la mia copia delle chiavi di casa sua sul comodino e me ne sono andata. Qualche settimana dopo mi ha telefonato per dirmi che era convinto che sarei tornata il giorno dopo. E' ancora lì che aspetta. L'unico rammarico che ho è quello di aver sprecato 9 degli anni migliori della mia vita.
In questi anni ho conosciuto persone nuove. Ho nuovi amici, nuovi gusti musicali, un altro taglio di capelli, nuovi sogni. E vivo da sola. La casa dove vivevo con i miei è diventata troppo grande da quando non ci sei più tu. Inoltre non era facile guardare la tua camera senza la tua presenza. Loro si sono trasferiti a pochi chilometri da qui, io sono rimasta in città. A volte la novità del cambiamento addolcisce l'amarezza e la tristezza dei ricordi. Anche se il ricordo di te non si può dire triste, tutt'altro. Resta solo la tristezza per la tua assenza.
So che stai leggendo quello che sto scrivendo, anche se non sai nemmeno accendere il computer. Siediti qui, nonna, t'insegno io.
Sono cambiate tante cose, sai?
E' cambiato il mio umore. Quando c'eri tu ero spesso nervosa, incazzata, intrattabile. Poi ho scoperto che non ero veramente io ad essere così, ma era quella piccola ghiandolina chiamata tiroide a scobussolare l'umore ed i miei pessimi stati d'animo. Ora è tutto ok. O quasi.
E' cambiato il mio carattere, o almeno sta cambiando piano piano. Ho meno timore della gente e delle persone nuove. Anche se quando sono con gli estranei, ai loro occhi sono certa di sembrare strana, perchè ancora non amo parlare tanto, come allora del resto. Ma cosa c'è di meglio che ascoltare?
Non sto più con Enrico, oramai sono più di 3 anni. Una liberazione. Conoscevi bene anche tu il suo carattere, solo una persona paziente come me poteva sopportare la sua doppia personalità con quel carattere burrascoso fuori da casa. Mi sono stufata dei suoi casini, delle occasioni cercate e volute per fare discussioni e risse. E poi quel bicchiere in mano. No, non lo sopportavo più. Ogni tanto mi chiama ancora e mi dice: "rimaniamo amici". Sì, come no, io a casa mia e tu a casa tua. Ma che amicizia pretende? Meno male che, buttandogli giù il telefono diverse volte, forse sembra aver capito che per me l'amicizia è ben altro. Sai com'è successo? Una sera, era di giovedì, sono andata a casa sua, lui sembrava incazzato (e non era una novità) e non parlava, allora gli ho detto che se non c'era dialogo io potevo togliere il disturbo. Non ha risposto. Ho preso le mie cose, i vestiti che avevo a casa sua, alcuni cd, il piumone che ci aveva regalato mia madre, ho posato la mia copia delle chiavi di casa sua sul comodino e me ne sono andata. Qualche settimana dopo mi ha telefonato per dirmi che era convinto che sarei tornata il giorno dopo. E' ancora lì che aspetta. L'unico rammarico che ho è quello di aver sprecato 9 degli anni migliori della mia vita.
In questi anni ho conosciuto persone nuove. Ho nuovi amici, nuovi gusti musicali, un altro taglio di capelli, nuovi sogni. E vivo da sola. La casa dove vivevo con i miei è diventata troppo grande da quando non ci sei più tu. Inoltre non era facile guardare la tua camera senza la tua presenza. Loro si sono trasferiti a pochi chilometri da qui, io sono rimasta in città. A volte la novità del cambiamento addolcisce l'amarezza e la tristezza dei ricordi. Anche se il ricordo di te non si può dire triste, tutt'altro. Resta solo la tristezza per la tua assenza.
So che stai leggendo quello che sto scrivendo, anche se non sai nemmeno accendere il computer. Siediti qui, nonna, t'insegno io.
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